domenica 8 gennaio 2012

PRESENTAZIONE DEL BLOG di CRITICA CINEMATOGRAFICA E LETTERARIA



Ci sono autori per cui non servono introduzioni. La lettura delle loro opere è un rischio che ciascun lettore deve correre,troverà sempre una risposta ,che nessun altro gli potrà suggerire ,ai problemi ,ai conflitti, posti dalla propria epoca e dal proprio livello culturale. Kusturica è uno di questi, sia nella letteratura, che nella storia del cinema. Per come affronta i processi psichici più oscuri ed incoerenti, dove l’uomo non può avvinghiarsi ai suoi supporti abituali, per come illumina le dinamiche più sconcertanti tra individuo e società ,libertà e legge, intuizione e intelletto

Il sogno del volo. Volare in sogno.
 Forse è tutto qua il cinema di Emir Kusturica.. La sua essenza risiede in poche immagini di una potenza ineguagliabile, sempre tesa verso l'assurdo : è in Johnny Depp e Faye Dunaway, che stagliano il cielo azzurro di quella dimenticata America, in Arizona's Dream, o il tango di una strana coppia a ritmo di bombardamenti nella vecchia jugoslavia, grottesca, surreale, simbolica scena di un popolo che nonostante le sofferenze non perde il soffio magico della vita, un tango all'insegna dell'amore e della poesia :
" Non so cara, se questo è un sogno, non sò l'anno, nè il giorno. Non so tesoro se io sono tuo, o se invece tu sei il mio sogno".  Una tragedia nella commedia musicale tzigana, che si costruisce mattone per mattone, con riti collettivi e liturgie, che regalò a Emir Kusturica la sua seconda Palma d'oro, il Leone d'Argento come regista, ma anche il premio Lanterna Magica.

E' per la sua forza interiore, per la sua ricerca di identità, di equilibrio, per quel ponte tra Oriente e Occidente, che Emir e i Balcani rappresentano, per questo stralunato poeta, pazzo di genialità, per la sua visione surreale, distorta,comica, per le avventurose storie sui gitani e gli animali, che ho deciso di dedicare questo blog a lui, intitolandolo "DreamingKusutrica",augurandomi che anche noi un giorno potremmo volare nel mondo onirico della 7a arte ed avere la forza di creare un nostro universo cinematografico.


Dario Fuoco

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